Eurovision 2024, le pagelle delle canzoni: Malta versione Ballando con le Stelle (4), Albania cheap (5), Olanda rivelazione (10), Angelina Mango strepitosa (9)

I top e i flop della prima serata in diretta dal palco di Malmö, in Svezia

Le pagelle delle canzoni: Albania cheap (5), Olanda rivelazione (10), Angelina Mango unica (9)

di Mattia Marzi

Tutto pronto per la seconda semifinale dell'Eurovision 2024. In diretta da Malmo, sedici cantanti si esibiranno cercando di strappare un pass per l'appuntamento di sabato 11 maggio. Oltre a Malta, Albania, Grecia, Svizzera, Repubblica Ceca, Austria, Danimarca, Armenia, Lettonia, San Marino, Georgia, Belgio, Estonia, Israele, Norvegia, Paesi Bassi, si esibiranno infatti anche Francia, Spagna e Italia, non in gara perché già qualificate per la finale. Di seguito le nostre pagelle, con tutto il meglio (e anche il peggio) delle esibizioni di stasera.

Malta - Sarah Bonnici con “Loop”: 4

Ma è l’Eurovision Song Contest o Ballando con le stelle? Ad un certo punto smette proprio di cantare e comincia a ballare - bendata, tipo sadomaso - con i performer che l’accompagnano sul palco, tra capriole, sollevamenti e quant’altro. Succede anche questo alla Malmö Arena.

Albania - Besa con “Titan”: 5

La performance è spettacolare, tra le mani giganti che compaiono sullo schermo in versione quasi tridimensionale i giochi di luce. Ma la canzone sembra una versione cheap di “Snow on the Sahara” di Angunn.

Grecia - Marina Satti con “Zari”: 5

Una “danza kuduro” - ricordate la hit del portoricano Don Omar - ma in versione ballanica. L’effetto è straniante. Il risultato ultratrash.

Repubblica Ceca - Aiko con “Pedestal”: 8

Attitudine e energia punk: sul palco fa fuoco e fiamme. Nel vero senso della parola. E che voce

Francia - Slimane con “Mon amour”: 6

Si esibisce fuori gara, perché la Francia - tra i paesi che fondarono l’Ebu insieme a Italia, Spagna, Regno Unito e Germania - è finalista di diritto. La canzone è la classica canzone francese in gara all’Eurovision. Una ballata elegante, raffinata. Lui si prende troppo sul serio in un contesto del genere.

Austria - Kaleen con “We Will Rave”: 9

Lunga coda stile Ariana Grande, body metallizzato tipo donna bionica. La canzone è una tamarrata Anni ’90 che non ha altre ambizioni se non essere considerata tale. E perciò funziona.

Danimarca - Saba con “Sand”: 7

Canta avvolta dalla nebbia, che richiama la tempesta di sabbia. Ad un certo punto il suo alter ego nel maxischermo si dissolve in un mini tornado di sabbia. La performance è più interessante della canzone in sé.

Armenia - Ladaniva con “Jako”: 4

Ricreano sul palco della Malmö Arena l’atmosfera di una sagra in un villaggetto armeno. Folcloristici.

Svizzera - Nemo con “The Code”: 7

Mischia gorgheggi da soprano lirico a versi rap. Canta indossando una gonna e un abito piumato color rosa - ha detto di essere non binario, ovvero di non riconoscersi nella tradizionale distinzione uomo/donna, e nelle interviste chiede di essere chiamato con il pronome neutro they/them, ovvero “loro” - su una pedana rotante. La canzone però funziona.

Lettonia - Dons con “Hollow”: 5

Canta dentro un anello illuminato. La canzone è una ballatona dai ritmi ansiogeni che poco c’azzecca con il circo kitsch dell’Eurovision e rischia di passare quasi inosservata.

Spagna - Nebulossa con “Zorra”: 7

La Kylie Minogue spagnola - lei si chiama Mery Bas, viene da Alicante, ha 56 anni e compone il duo dei Nebulossa insieme al marito Mark Dasousa: nella vita fanno i parrucchieri e come siano finiti all’Eurovision rimane un mistero - fa scatenare con la cassa in quattro e i suoni sintetici di “Zorra”.

Rivedremo i Nebulossa nella finalissima di sabato, finalisti di diritto.

San Marino - Megara con “11:11”: 7

Mettono in scena una fiaba punk-rock, con i ballerini vestiti da conigli - metà rosa e metà neri - che sembrano una citazione di “Donnie Darko”, il film sci-fi culto degli Anni ’90. Quantomeno divertono (ma quanto sarebbe stato bello vedere a Malmö Loredana Bertè con la sua “Pazza”?).

Georgia - Nutsa Buzaladze con “Firefighter”: 4

Qualcuno li chiami, i pompieri. Qui va tutto a fuoco. Si scatena dentro a una gabbia di fiamme. La performance, epica, divora la canzone.

Belgio - Mustii con “Before the Party’s Over”: 3

Canta dentro una gabbia di aste di microfoni, mentre la pedana ruota. Sembra faticare un po’ nell’azzeccare le note. È un eufemismo.

Estonia - 5miinust & Puuluup con “(Nendest) narkootikumidest ei tea me (küll) midagi”: 8

Demenziali e per questo irresistibili. La canzone è un tormentone. Il balletto va imparato subito a memoria.

Italia - Angelina Mango con “La noia”: 9

L’esibizione è solo una formalità, perché è già qualificata - di diritto - alla finale di sabato. La performance, curata dal coreografo tedesco Mecnun Giasar, già braccio destro di Madonna, della popstar spagnola Rosalía e dei sudcoreani BTS, riprende il concept del video della canzone. Alla fine canta sotto una pioggia di fuochi d’artificio come quella di “Zitti e buoni” dei Maneskin: spariamo che sia di buon auspicio.

Israele - Eden Golan con “Hurricane”: 7

Stoica: va avanti nonostante i fischi, i “buuu!” E le urla che s’alzano dagli spalti della Malmö Arena (c’è anche chi, come alle prove, urla “Free Palestine!”). Lei, finita suo malgrado al centro della tempesta, anzi, dell’uragano (per citare il titolo della sua canzone), porta a casa una buona performance.

Norvegia - Gåte con “Ulveham”: 5

La canzone e la performance strizzano l’occhio al mondo celtico: ambisce a una forma di epicità e riesce a raggiungerla, anche se il brano è tra i più noiosi.

Olanda - Joost Klein con “Europapa”: 10

Occhio: potrebbe ribaltare tutti i pronostici - che alla vigilia vedevano in testa il croato Baby Lasagna e lo svizzero Nemo - e portarsi a casa la vittoria. La canzone parla di un giovane che viaggia attraverso i vari paesi d’Europa. C’è anche un verso in italiano: “Io sono in Italia”, canta, su una base che sembra uscire fuori da una discoteca degli Anni ’90. “Europa-pa europa-pa”. Non ce n’è per nessuno: è uno di quei rari casi che è talmente imbarazzante da essere sublime. Il vero tormentone di questa edizione (ma la papera che suona?).


Ultimo aggiornamento: Venerdì 10 Maggio 2024, 19:21
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