MEDIO ORIENTE

Hamas: nessuno sviluppo, nuovi colloqui domani. I media egiziani: «Oggi progressi nei negoziati»

Gli aggiornamenti sul conflitto in Medio Oriente

Hamas ad Afp, nessuno sviluppo, colloqui riprendono domani

Un funzionario del movimento islamico palestinese Hamas ha detto all'Afp che i colloqui odierni al Cairo con i mediatori - Egitto, Qatar, Stati Uniti - non hanno visto «nessuno sviluppo». «Le trattative di oggi sono finite e domani ci sarà un nuovo round» - ha aggiunto la stessa fonte, senza fornire ulteriori dettagli.

Media saudita: Israele potrebbe liberare Marwan Barghouti

Il quotidiano saudita Asharq riferisce - citato da Haaretz - che Israele nell'ambito dell'accordo con Hamas sarebbe disposto a rilasciare Marwan Barghouti, il leader palestinese di Fatah condannato a vari ergastoli per reati di terrorismo. Secondo il giornale, Israele non obietterebbe alla liberazione a patto che Barghouti vada a Gaza e non in Cisgiordania. Ma non c'è nessuna conferma ufficiale dell'indiscrezione del media saudita.

Gantz: da Hamas nessuna risposta formale

Hamas non ha ancora risposto formalmente all'ultima proposta. A sottolinearlo è stato Benny Gantz, ex capo di stato maggiore israeliano, membro del gabinetto di guerra, che ha criticato le fonti che commentano anonimamente le notizie relative ai negoziati in corso. «Consiglio alle 'fonti diplomatiche' e a tutti gli altri protagonisti delle decisioni di attendere gli aggiornamenti ufficiali, di agire con moderazione e di non farsi prendere dall'isteria per motivi politici», ha dichiarato in un comunicato. Quando Hamas presenterà una risposta, il gabinetto di guerra si riunirà per deliberarla, ha poi affermato. La dichiarazione arriva dopo che un funzionario israeliano vicino ai colloqui ha negato che Israele abbia accettato di porre fine alla guerra nel quadro di un accordo, ed ha ribadito la promessa del Primo Ministro Benjamin Netanyahu secondo cui un'operazione a Rafah andrà avanti con o senza un accordo.

Ok Hamas a liberare primi ostaggi senza fine guerra

Alti funzionari israeliani riferiscono che secondo le prime indicazioni Hamas accetterà di portare a termine la prima fase dell'accordo - il rilascio umanitario di ostaggi - senza un impegno ufficiale da parte di Israele a porre fine alla guerra. Lo rende noto su X Barak Ravid di Axios.

Wafa: almeno 2 palestinesi uccisi in Cisgiordania

Sono almeno due i palestinesi uccisi in scontri armati durante un'operazione dell'Idf a Tulkarem in Cisgiordania dove l'esercito ha assediato una casa. Lo ha riferito l'agenzia palestinese Wafa aggiungendo che «la casa in questione è stata demolita» e che video sui social mostrano i militari sparare ai due mentre uscivano dalle macerie». Media israeliani hanno aggiunto che «i terroristi palestinesi si erano barricati in una casa nella città di Deir al-Rosun vicino a Tulkarem». Secondo la stessa fonte, «le forze israeliane stanno ora lasciando la città dopo più di 12 ore».

Media: da Hamas ok a prima fase accordo su ostaggi

Hamas avrebbe approvato la prima fase di un accordo per il rilascio degli ostaggi, in cambio di garanzie americane su un completo ritiro di Israele da Gaza tempo 124 giorni, a completamento delle tre fasi che comporrebbero l'intesa. Lo rivela una fonte di Hamas citata dall'emittente israeliana Channel 12, secondo cui le garanzie americane sarebbero state fatte pervenire per il tramite dei mediatori egiziani e qatarini che oggi incontreranno al Cairo esponenti di Hamas. L'accordo prevederebbe inoltre la promessa sostenuta dagli Stati Uniti che Israele non avvierà la prevista operazione nella città meridionale di Rafah, nell'enclave palestinese.

L'ultima proposta di accordo prevederebbe una prima fase di durata fino a 40 giorni durante la quale 33 ostaggi tenuti a Gaza verrebbero rilasciati e l'Idf si ritirerebbe da parte della Striscia. La seconda fase si estenderebbe fino a 42 giorni durante i quali verrebbero rilasciati tutti gli altri ostaggi ancora in vita e le parti si accorderebbero sulle condizioni di un ritorno alla calma a Gaza. Durerebbe 42 giorni anche la terza ed ultima fase, dedicata alla consegna dei corpi senza vita.

Ministero della Sanità di Hamas, i morti a Gaza sono 34.654

Il ministero della Sanità di Gaza, controllato da Hamas, ha fornito il nuovo bilancio delle vittime palestinesi dall'inizio dell'offensiva israeliana nella Striscia: 34.654.

Media egiziani, progressi significativi in negoziati Gaza

«Ci sono progressi significativi nei negoziati» tra Hamas e Israele sulla proposta di cessate il fuoco e liberazione degli ostaggi a Gaza: lo ha reso noto l'emittente egiziana Al-Qahera News, legata ai servizi segreti del Paese, che cita una fonte anonima. I mediatori egiziani hanno «raggiunto una formula concordata sulla maggior parte dei punti controversi», ha aggiunto.

Gaza, negoziatori di Hamas sono arrivati in Egitto

I rappresentanti di Hamas sono arrivati in Egitto per i colloqui sul cessate il fuoco a Gaza: lo riporta la tv egiziana

Blinken, operazione Rafah causerebbe danni oltre l'accettabile

I danni di un'operazione miliare israeliana a Rafah «andrebbero oltre l'accettabile» senza un piano per proteggere i civili palestinesi. E' l'avvertimento rilanciato dal segretario di Stato americano Antony Blinken, che ha parlato al McCain Institute’s Sedona Forum in Arizona. «Assente un piano del genere, non possiamo sostenere una grande operazione militare a Rafah, perché i danni che farebbero andrebbero oltre quello che è accettabile», ha ammonito Blinken, secondo cui «ci sono modi migliori per fare quello che serve a Israele per risolvere quello che resta del problema di Hamas».

Media, Qatar disponibile a richiesta Usa espulsione Hamas

Il Qatar è pronto ad accettare la richiesta degli Usa di espellere da Doha la leadership di Hamas, tra cui Ismail Haniyeh. Lo ha detto al Times of Israel una fonte a conoscenza del dossier. Secondo il Washinton Post (Wp) il segretario di Stato Usa Antony Blinken lo scorso mese ha consegnato la richiesta di «espellere» i leader di Hamas da Paese se continuano a rifiutare l'accordo per il cessate il fuoco a Gaza. Blinken - secondo il quotidiano - ha consegnato questo messaggio al primo ministro del Qatar Mohammed bin Abdulrahman Al Thani il mese scorso. Il Wp ha anche riferito che il Qatar aspettava da mesi la richiesta Usa. 

Blinken: "Attacco a Rafah inaccettabile"

 «Un attacco israeliano a Rafah, la città nel sud della Striscia di Gaza dove sono ammassati più di un milione di palestinesi sfollati a causa della guerra, causerebbe danni «oltre l'accettabile», ha avvertito il Segretario di Stato americano Antony Blinken. Secondo Blinken, Israele non ha presentato alcun piano per proteggere i civili durante questo possibile attacco. «In assenza di un tale piano, non possiamo sostenere un'operazione militare su larga scala a Rafah, perché il danno che causerebbe sarebbe oltre ciò che è accettabile», ha detto durante il Forum del McCain Institute a Sedona, in Arizona. 

Le Forze di Difesa Israeliane (IDF) hanno sferrato un attacco sulla parte centrale della Striscia di Gaza. Lo riferisce Al Mayadeen. Secondo il canale televisivo, alcune persone sono rimaste ferite in seguito all'attacco a Nuseirat. 

«Hamas è l'unico ostacolo al cessate il fuoco a Gaza»: lo ha detto il segretario di Stato americano Antony Blinken, mentre i militanti si preparano a inviare una delegazione al Cairo per i colloqui. «Aspettiamo di vedere se, in effetti, accetteranno un sì per una risposta al cessate il fuoco e al rilascio degli ostaggi», ha sottolineato Blinken. «La realtà in questo momento - ha concluso - è che l'unica cosa che si frappone tra il popolo di Gaza e un cessate il fuoco è Hamas».

Israele ha concesso ad Hamas una settimana di tempo per accettare l’accordo sul cessate il fuoco, altrimenti lancerà l’operazione militare a Rafah. Nel frattempo il direttore della Cia William Burns è al Cairo per discutere degli sviluppi del cinflitto e cercare un accordo. 


Ultimo aggiornamento: Domenica 5 Maggio 2024, 08:18
© RIPRODUZIONE RISERVATA