Foligno, ladro tenta il furto al Bar Duomo. La cassa è vuota: solo danni

Foligno, ladro tenta il furto al Bar Duomo. La cassa è vuota: solo danni

di Giovanni Camirri

FOLIGNO - Ennesimo furto in centro storico, ennesimo commerciante che di tasca sua deve riparare i danni ed ennesimo ladro ancora a piede libero. E forse è sempre la stessa persona a compire i furti. Ad esser stato preso di mira, questa volta, è il Bar Duomo, a due passi dalle Cattedrale di San Feliciano e a tre da piazza della Repubblica dove si affaccia il palazzo del Comune, quindi cuore del centro storico. Chi ha agito ha divelto, forse a calci, la vetrata che si apre sulla zona gelati del bar. Una volta all’interno l’accanimento del malvivente s’è diretto sul registrato re di cassa, che viene lasciato dai titolari puntualmente privo di denaro. Il fatto di esser rimasto a bocca asciutta potrebbe aver spinto il malvivente ad accanirsi contro i dispenser dei coni per i gelarti e delle coppette. Bilancio: ladri a mani vuote e danni per oltre mille euro. Ad scoprire l’accaduto uno dei gestori del Bar Duomo al momento dell’apertura mattutina dell’attività. Da settimane il centro storico di Foligno è martoriato da furti di piccola e grande portata. E c’è il sospetto che ad agire possa essere stato un gruppo ristretto di soggetti, in molti casi anche un ladro solitario spesso già noti alle forze dell’ordine ma materialmente a piede libero. Ci sarebbero tanto denunce quanto riconoscimenti ma quello che è ormai chiamato Diabolik da settimane sta togliendo il sonno a diversi commercianti di Foligno tentando o mettendo a segni furti a seguito dei quali sono spesso maggiori i danni causati che l’ammontare del bottino. Diabolik perché il modus operandi sarebbe una sorta di firma: agisce sempre, o quasi, a volto semicoperto come se indossasse, appunto, la maschera di Diabolik.

Le sue azioni sono diventate l’argomento principe in diversi scambi di messaggi tra commercianti. La caccia a Diabolik la stanno dando le forze dell’ordine costantemente impegnate da giorni nel tentare di chiudere il cerchio intorno alla primula rossa che viola le attività commerciali. In base a quanto è stato possibile apprendere, anche se le informazioni sui fatti sono piuttosto rarefatte, ci sarebbe anche un potenziale identikit utile all’individuazione del sospettato principale. C’è poi da accertare quanti tra furti tentati e consumati possano esser stati compiuti da quello che al momento si può definire una sorta di primula rossa dei furti. Si stanno anche analizzando le diverse immagini catturate tanto dalle telecamere del Comune quanto da quelle private presenti all’interno delle attività prese di mira. Il sospettato sarebbe, quindi, una sorta di ladro seriale con capacità criminale non particolarmente spiccata. Insomma un soggetto che ha necessità di denaro contante e per questo punta a situazioni che gli rendono qualche centinaia di euro lasciando però una lunga scia di danni tra porte forzate, vetrate rotte e finestre scardinate. Gli episodi su cui si sta indagando sarebbero, stando al tam tam tra commercianti, una ventina con una conta che parte dalle fine dagli ultimi mesi dell’anno passato fino alle scorse settimane. Il sentore è che ad agire possa esser stato sempre lo stesso soggetto ma non si può nemmeno escludere la possibilità di un “imitatore”. Certo è che chi tutte le mattine alza la serranda del proprio negozio è al limite dell’esasperazione.


Ultimo aggiornamento: Sabato 4 Maggio 2024, 08:42
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