O.J. Simpson, morto di cancro l'attore ed ex star del football americano: aveva 76 anni. Fu assolto dall'accusa di omicidio dell'ex moglie

L'annuncio in una nota rilasciata dalla famiglia

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di Redazione Web

O.J. Simpson, l'ex giocatore di football americano accusato, e infine assolto, del brutale omicidio della sua ex moglie e del suo amico Ronald Goldman nel 1994, è morto a 76 anni, come annunciato dalla sua famiglia.

«Il 10 aprile, nostro padre, Orenthal James Simpson, ha ceduto dopo aver combattuto contro il cancro, circondato dai suoi figli e nipoti. Durante questo periodo di transizione, la sua famiglia vi chiede di rispettare i loro desideri di privacy», si legge in una nota della famiglia riportata da Abc News.

 

 

Caso O.J. Simpson

Il caso che coinvolse O.J. Simpson è stato uno dei più celebri nella storia giudiziaria degli Stati Uniti, noto per la sua complessità, il coinvolgimento di una celebrità di spicco e le questioni di razzismo e fama che hanno circondato il processo.

O.J. Simpson, ex star del football americano, vincitore del trofeo Heisman e giocatore nella National Football League (NFL), dopo aver appeso gli scarpini al chiodo, è diventato un attore e personaggio televisivo di successo. Il 12 giugno 1994, la sua ex moglie Nicole Brown Simpson e il suo amico Ronald Goldman furono trovati morti fuori dalla residenza di Nicole a Los Angeles.

I cadaveri erano a terra in un lago di sangue: la donna aveva ricevuto 12 coltellate e aveva la testa quasi mozzata, oltre a ferite da difesa sulle mani.

La ferita attraverso il collo l'aveva lasciata con la bocca aperta, attraverso la quale si poteva vedere la laringe, anche la vertebra C3 era stata incisa. Sul corpo del giovane vennero rinvenuti i segni di 20 coltellate. Entrambe le vittime erano morte diverse ore prima di essere ritrovate. I due figli di Nicole e O. J. dormivano in casa al momento del crimine e nessun testimone assistette all'omicidio. Le prove trovate e raccolte sulla scena del crimine portarono la polizia a sospettare di Simpson, su cui gravavano precedenti denunce da parte della moglie per maltrattamenti domestici.

Il Los Angeles Police Department cercò subito di contattare Simpson e scoprì che questi aveva preso un aereo diretto da Los Angeles a Chicago alle 23:45. Alla notizia della morte dell'ex moglie, Simpson tornò a Los Angeles nel pomeriggio del 13 giugno, fu ammanettato e portato alla centrale di polizia per essere interrogato, ma fu rilasciato poche ore dopo.

In seguito al ritrovamento in giardino di macchie di sangue compatibili con quello di Simpson, i sospetti della polizia continuarono ad aumentare e nella notte tra il 16 e il 17 giugno fu formulata esplicitamente l'accusa di duplice omicidio di primo grado.

Il processo penale, noto come il "Processo del secolo", ha avuto inizio nel gennaio 1995 e ha attirato l'attenzione di milioni di persone negli Stati Uniti e in tutto il mondo. La difesa di Simpson ha sollevato questioni sul razzismo della polizia e ha focalizzato l'attenzione sulla gestione delle prove raccolte. Nel verdetto del 3 ottobre 1995, Simpson è stato dichiarato non colpevole degli omicidi, provocando grande sconcerto in patria. Nel 1997, O.J. Simpson però è stato considerato responsabile per le morti in un processo civile e ha dovuto pagare un risarcimento alle famiglie delle vittime.

Il caso di O.J. Simpson è stato oggetto di numerosi libri, documentari e produzioni cinematografiche ed è rimasto un capitolo significativo nella storia giudiziaria e nella cultura popolare degli Stati Uniti. Processato per altre vicende giudiziare, l'ex attore americano è uscito di prigione il 1º ottobre 2017 per scontare i seguenti anni in libertà vigilata


Ultimo aggiornamento: Giovedì 11 Aprile 2024, 22:05
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