TREVISO - Non solo è rientrato nella Lega, vera sorpresa di questo 2024 politico. Ma è stato anche candidato nella lista del Carroccio con aspirante consigliere comunale nella sua Mogliano. Per Leonardo Muraro, ex presidente della Provincia, l’ultimo eletto col voto popolare, politicamente parlando è una seconda giovinezza. Dopo un decennio di lontananza da ogni tipo di attività che non fosse quella di godersi la pensione e gestire le proprie cose, si ritrova di nuovo impegnato in una campagna elettorale. «L’ultima volta è stato nel 2015 - ricorda - nove anni fa. Adesso ci riprovo, ma senza alcuna pretesa o ambizione. Voglio solo portare la mia esperienza a sostegno del sindaco Bortolato e coltivare la passione per la Lega che non mi ha mai abbandonato».
La strategie
Il rientro di un big come Muraro, dopo il tumultuoso addio arrivato alla fine dell’epoca Tosi - «un errore seguirlo», ammette adesso - è dovuto anche al certosino lavoro diplomatico portato avanti da Riccardo Barbisan, vicesegretario regionale della Lega e responsabile elettorale a Mogliano, il primo ad avvicinarlo e a ipotizzare quello che nessuno ancora immaginava. E Muraro prima ha avuto il via libera da Alberto Stefani, segretario veneto del Carroccio, poi ha parlato col segretario provinciale Dimitri Coin che ha aperto al rientro come sostenitore.
La scelta
«Ho parlato anche col sindaco - dice Muraro - che mi è sembrato molto contento di poter contare su di me. Gli ho detto però che, se proprio dovevo farlo, avrei corso sotto il simbolo della Lega. A lui è andato bene. Quello che farò in futuro dipenderà solo da cosa vorranno i cittadini, se vorranno darmi fiducia. I primi segnali sono positivi, ma adesso c’è molto da lavorare». E in caso di vittoria c’è già chi ipotizza posti di rilievo, anche in giunta: «No. Non sono tornato per questo, per le cariche, ma perché credo ancora nella Lega e nei suoi ideali. E voglio mettere a disposizione la mia esperienza in campo amministrativo, i miei rapporti con i livelli superiori». Gli obiettivi, insomma, sono chiari: «Sono sereno - continua l’ex presidente - non punto ad avere incarichi o per fare quello che si mette in mostra. Sono in lista e darò il mio contributo per sostenere Bortolato e la Lega, partito che ho sempre sentito mio. Anche nel periodo di lontananza mi sono sempre identificato nei suoi principi e non ho mai voluto andare da nessun’altra parte. Adesso mi piace l’idea di essere ancora in corsa».
Ultimo aggiornamento: Lunedì 6 Maggio 2024, 21:34
© RIPRODUZIONE RISERVATA