Centenario della morte di Eleonora Duse, le celebrazioni. Il sindaco Mauro Migliorini: «Grazie a lei Asolo è meta di visitatori»

Centenario della morte di Eleonora Duse, il sindaco: «Grazie a lei Asolo è meta di visitatori che vogliono vedere il luogo che lei amava»

di Elena Filini

ASOLO (TREVISO) -Il vento, il cielo che sembra piangere. Asolo si ferma per i cento anni dalla morte di Eleonora Duse. Ieri nel borgo dei Centorizzonti si è tenuto un Eleonora Day pieno di affetto e suggestione, con laboratori e spettacoli, itinerari ed iniziative. Ma soprattutto con una messa in suffragio e una processione fino al cimitero di Sant'Anna dove Mario Brunello ha intonato un'elegia con il violoncello accanto alla tomba della Divina.

 

"A Pittsburgh fa freddissimo e piove il 5 aprile 1924, quando la Duse recita "La porta chiusa" dopo aver dovuto attendere lunghi minuti sotto la pioggia, quella sera. È la sua ultima volta su un palcoscenico, l'ultimo trionfo. Quando torna in albergo, trema per la febbre. Subentra una polmonite, fatale per un fisico già debilitato dalla tubercolosi -esordisce il sindaco Mauro Migliorini nel ricordo letto in Cattedrale durante la Messa - Il 21 aprile di un secolo fa, Eleonora Duse moriva in una lussuosa stanza d’albergo a Pittsburgh. Con lei scompariva la più grande attrice italiana di tutti i tempi, nonché una delle più grandi del mondo. La sua dipartita terrena aveva suscitato una fortissima ondata di commozione, tale da unire in un ideale abbraccio un’infinità incalcolabile di spettatori. La sua è stata una vita tutta consacrata al teatro, attraversata da un’inquieta ricerca creativa e mai scontata nemmeno nella quotidianità. Pur essendo nata “figlia d’arte”, era arrivata al successo dopo una lunga gavetta e aveva gradualmente compreso la portata della sua vocazione teatrale arrivando a sviluppare un suo personalissimo stile che aveva riscosso l’ammirazione delle platee mondiali. È riuscita a imporsi come modello di recitazione per generazioni. Ha sempre recitato nella lingua madre ed è considerata un’ambasciatrice dell’arte teatrale italiana nel mondo". Un secolo fa, nei giorni di lutto nazionale per l’Italia, Asolo era balzata agli onori della cronaca perché qui Eleonora aveva chiesto di essere sepolta. Il suo desiderio, anche grazie alla fondamentale mediazione di Gabriele d’Annunzio che aveva chiesto per lei i solenni funerali di Stato, venne esaudito. Eleonora aveva scelto Asolo come luogo in cui trascorrere serenamente la vecchiaia, attratta dalla buona qualità di vita del posto e dal profondo rispetto che gli asolani le avevano dimostrato sin da subito, tanto che il 16 ottobre 1923, quando arriva sull’isoletta di Ellis Island (New York), dichiara alle autorità: Duse Eleonora, anni 64, sesso femminile, sposata, attrice teatrale, nazionalità italiana, residente ad Asolo. «Grazie alla Duse, da un secolo a questa parte Asolo è diventata meta di tanti visitatori desiderosi di conoscere il luogo che lei amava tanto», chiude Migliorini. 


Ultimo aggiornamento: Lunedì 22 Aprile 2024, 15:48
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