Roma, scontri tra manifestanti e polizia: una ragazza ferita alla testa, contusi due agenti. Il corteo verso gli Stati generali della Natalità

Durante la manifestazione è stato bruciato il programma «educare alle relazioni» del ministro Valditara

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di Redazione web

Continuano le tensioni attorno agli Stati generali della Natalità. Dopo la contestazione di ieri (9 maggio) ai danni della ministra della Famiglia, Eugenia Roccella, al grido di «Vergogna, vergogna. Sul mio corpo decido io», oggi a Roma i ragazzi sono scesi in strada. Il corteo è partito da piazzale degli Eroi dietro ad uno striscione viola contro gli Stati generali della Natalità e «per un'altra educazione». Durante la manifestazione è stato bruciato il programma «educare alle relazioni» del ministro Valditara.

Lo scontro

«Gridiamo per tutte le donne che più non hanno voce», hanno urlatoo i ragazzi. L'iniziativa è organizzata e vede la partecipazione di giovani che aderiscono alle realtà Aracne, Zaum, Coordinamento Collettivi Sapienza e studenti delle scuole superiori.

Gli scontri con le forze dell'ordine hanno avuto luogo in via Leone IV, dove i manifestanti diretti verso via della Conciliazione (dove si sta svolgendo la convention sulla natalità a cui partecipa anche il Papa) sono stati bloccati.

I feriti

Sono tre i feriti negli scontri tra manifestanti e forze dell'ordine. Una ragazza è stata trasportata dal 118 al Santo Spirito per un trauma cranico e due poliziotti sono stati portati al San Carlo di Nancy per contusioni varie.

Il corteo

Il corteo al momento è fermo su via Leone IV, nel quartiere Prati, ed è ritornata la calma ma la volontà dei manifestanti, almeno inizialmente, era di raggiungere l'Auditorium della Conciliazione dove si svolgono gli Stati generali della natalità. Una ragazza parla al megafono, gli altri sono dietro allo striscione.


Ultimo aggiornamento: Sabato 11 Maggio 2024, 17:23
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