«Sono la mamma di una ragazza transgender. Senza i bloccanti mia figlia si sarebbe uccisa»

La donna ha dichiarato: «Grazie a lei è cambiato il mio modo di vedere il mondo»

«Sono la mamma di una ragazza transgender. Senza i bloccanti mia figlia si sarebbe uccisa»

di Redazione Web

La vita di una mamma è cambiata quando suo figlio, all'età di 12 anni, le ha detto: «Mamma, sono femmina». Da allora, la donna ha seguito la figlia passo passo nel processo di transizione, fino a quando non ha voluto aprire un'associazione, dal nome Affetti oltre il genere, attraverso la quale è diventata il megafono di tutti coloro che, in età evolutiva come sua figlia non si riconoscono nel proprio corpo e comprendono che la propria identità sia diversa rispetto al sesso di nascita.

«Senza i farmaci che bloccano la pubertà mia figlia si sarebbe uccisa - ha raccontato la mamma a Vd News -. Finché sono bambini si sentono tutti uguali, ma quando ha iniziato a vedere la peluria dettata dalla pubertà era terrorizzata. Non ce la faceva più, lei non voleva più vivere».

Il coming out 

Adesso sua figlia ha 17 anni: nel 2018 ha deciso di spiegare come si sentiva ai propri genitori. «Al tempo non sapevo nemmeno cosa significava transgender, così ho iniziato a fare delle ricerche - ha raccontato la mamma -.

Per me è stata una liberazione, non avevo idea di come salvarla. Era arrivata a un punto in cui non riusciva nemmeno a guardarsi allo specchio. Si chiudeva in bagno e spegneva la luce. Le dicevo di accendere la luce, ma lei mi rispondeva: Non puoi capirmi. Ed effettivamente non la capivo».

Ma la mamma quella dichiarazione se la aspettava, non solo perché l'aveva avvisata suo marito, con cui la minore si era confidata il giorno prima del coming out, ma anche perché fin da piccolina aveva sempre dimostrato di non sentirsi un maschio. A 3 anni preferiva le Barbie e a 6, per andare in prima elementare, aveva chiesto ai suoi genitori uno zaino rosa con i brillantini. La ragazza ha anche un fratello gemello, che non l'ha mai giudicata e, da piccolo, ha accolto la situazione. 

«Per me è stata una liberazione perché pensavo che fosse malata e che non sarei riuscita a salvarla - ha concluso la mamma -. Ha segnato una svolta anche nella mia vita, è stato come liberarmi di stereotipi, pregiudizi e paranoie, e a oggi penso che se avessi saputo a 20 anni quello che so adesso, avrei vissuto meglio. Grazie a lei è cambiato il mio modo di vedere il mondo».


Ultimo aggiornamento: Martedì 30 Aprile 2024, 15:14
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