Chi è Antonio Scurati, dal romanzo su Mussolini al Premio Strega: la carriera

Poco dopo esser uscito in libreria, "M. Il figlio del secolo" aveva ricevuto una poderosa stroncatura

Chi è Antonio Scurati, dal romanzo su Mussolini al Premio Strega: la carriera

di Redazione web

«Dedico la vittoria ai nostri nonni e ai nostri padri, che furono prima sedotti e poi oppressi dal fascismo, soprattutto quelli che tra loro trovarono il coraggio di combatterlo armi alla mano. Vorrei dedicare il premio anche ai nostri figli, con l’auspicio che non debbano tornare a vivere quello che abbiamo vissuto cent’anni fa, in modo particolar e a mia figlia Lucia». Così lo scrittore Antonio Scurati, l’autore di M. Il figlio del secolo, dopo la vittoria dello Strega del 2019.
 

Antonio Scurati e il monologo cancellato, i libri su Mussolini e gli attacchi alla destra. Lo scrittore paga dazio? Cosa è successo

La vittoria allo Strega

A dieci anni dall’ultima sconfitta, Antonio Scurati domina il premio Strega con 101 voti di distacco dalla seconda arrivata, Benedetta Cibrario con Il rumore del mondo. Un tomo di 840 pagine, che aveva venduto 180 mila copie ed è divento uno spettacolo teatrale. Per la scuderia Giunti è la prima vittoria allo Strega.

Il fascismo

Di Antonio Scurati si ricorda un’intervista a il manifesto pubblicata sull’edizione cartacea il 23 aprile scorso in cui lo scrittore affermava che “dare voce a Mussolini serve a liberarci di lui”. “Soprattutto significa fare i conti con il rimosso della coscienza collettiva, il fascismo come una delle matrici dell’identità nazionale e farlo attraverso una nuova narrazione popolare e inclusiva, secondo la vocazione della forma romanzo. Mi ha spinto la convinzione che, dopo la caduta storica della pregiudiziale antifascista, un romanzo su Mussolini fosse possibile e, quindi, necessario proprio per rinnovare le ragioni dell’antifascismo”.

Le critiche

Poco dopo esser uscito in libreria, M.

Il figlio del secolo aveva ricevuto una poderosa stroncatura sulle colonne del Corriere della Sera da parte dello storico Ernesto Galli della Loggia, che gli rimproverava alcuni errori di nomi, date e citazioni e di avere “ritoccato la storia” con il suo romanzo. A propria volta lo scrittore aveva preso carta e penna e replicato allo storico dicendo che “raccontare è arte, non scienza esatta”. Ne è nata così una breve querelle, nella quale si erano infilate anche le annotazioni di Pierluigi Battista, e alla quale Galli della Loggia aveva poi scritto nuovamente, chiudendo definitivamente l’argomento, ma non prima d’aver affermato che “la licenza creativa non autorizza a tradire la verità della storia”.

La carriera

Di madre napoletana e di padre di Cusano Milanino, si è laureato in Filosofia all'Università degli Studi di Milano; prosegue gli studi all'École des hautes études en sciences sociales di Parigi e completa la sua formazione conseguendo un dottorato di ricerca in Teoria e analisi del testo all'Università degli Studi di Bergamo. Professore a contratto nell'ateneo bergamasco, coordina il Centro studi sui linguaggi della guerra e della violenza. Sempre presso l'Università di Bergamo insegna Teorie e tecniche del linguaggio televisivo. Nel 2005 diviene ricercatore in Cinema, Fotografia, Televisione e nel 2008 si trasferisce all'Università IULM di Milano, dove attualmente è professore associato e svolge attività nell'ambito del Laboratorio di Scrittura Creativa e del Laboratorio di Oralità e Retorica nelle lauree triennali. Nella stessa università è anche co-direttore del master di scrittura Arti del racconto, insieme a Gianni Canova, in cui tiene corsi dedicati all'epica e alla scrittura narrativa basata su documenti.


Ultimo aggiornamento: Sabato 20 Aprile 2024, 12:30
© RIPRODUZIONE RISERVATA