Bambini usati per esperimenti clinici con sangue infetto, contagiati con HIV o epatite. I parenti delle vittime: «Vogliamo giustizia»

Esperimenti che continuarono per più di 15 anni, coinvolgendo centinaia di persone e infettando la maggior parte di loro con l'epatite C e l'HIV

Bambini usati per esperimenti clinici con sangue infetto, contagiati con HIV o epatite. I parenti delle vittime: «Vogliamo giustizia»

di Redazione web

Sembra una storia uscita da uno psyco-thriller inglese ma non lo è. Bambini, esperimenti e malattie: un trio di elementi che hanno dato vita a un vero e proprio scandalo che sta sconvolgendo Londra e non solo. A cavallo tra gli anni '70 e '80, rivela un'inchiesta della Bbc, esperimenti clinici sull'emofilia in Gran Bretagna portarono ad usare diversi bambini come vere e proprie «cavie» e molti bambini vennero infettati con Aids e altre malattie. I documenti visionati dalla Bbc News rivelano un mondo segreto di test clinici non sicuri che coinvolgevano bambini nel Regno Unito. Esperimenti che continuarono per più di 15 anni, coinvolgendo centinaia di persone e infettando la maggior parte di loro con l'epatite C e l'HIV. Da brividi.

La testimonianza

Un paziente sopravvissuto ha raccontato alla Bbc di essere stato trattato come una «cavia». Le sperimentazioni coinvolgevano bambini con disturbi della coagulazione del sangue, anche se le famiglie spesso non avevano acconsentito alla loro partecipazione. «Ciò che voglio dall’inchiesta - spiega un testimone alla stampa inglese (in anonimato) -  è che venga finalmente reso noto ufficialmente che ciò che è accaduto era del tutto prevenibile ed è stato motivato da pratiche non etiche. Per decenni la linea del governo è stata che si trattava di un incidente inevitabile che nessuno avrebbe potuto prevedere. Nessuno ha fatto nulla di male. Ancora più importante, una delle linee che hanno usato per decenni era che a nessuno erano mai stati somministrati consapevolmente prodotti sanguigni infetti, e ovviamente un documento come questo smentisce completamente questa affermazione»

La stampa inglese riporta che la maggior parte dei bambini iscritti sono ormai morti.

I documenti mostrano anche che i medici dei centri per l'emofilia di tutto il paese hanno utilizzato campioni di sangue, anche se erano ampiamente conosciuti come potenzialmente contaminati. Una carenza di prodotti sanguigni nel Regno Unito negli anni '70 e '80 faceva sì che questi venissero importati dagli Stati Uniti. Archivi inglesi hanno permess odi ricostruire che donatori ad alto rischio come prigionieri e tossicodipendenti fornivano il plasma per i trattamenti che venivano infettati da virus potenzialmente fatali tra cui l'epatite C e l'HIV.

Infezioni multiple

Il fattore VIII, una proteina che concorre alla coagulazione del sangue, la cui mancanza causa patologie come l'emofilia A, si era rivelato altamente efficace per arrestare il sanguinamento. Ma è anche tristemente noto per essere contaminato da virus. La maggior parte dei pazienti affetti da emofilia che sono stati trattati nei primi anni '80 infatti è stata infettata dall'Hiv o dall'epatite B o dall'epatite C da plasma o da concentrato di fattore VIII o IX contaminati (prima dello sviluppo di inattivatori virali efficaci). Sullo scandalo è in corso un'inchiesta pubblica e il rapporto finale è previsto per maggio. Siamo solo al primo capitolo.


Ultimo aggiornamento: Venerdì 19 Aprile 2024, 21:04
© RIPRODUZIONE RISERVATA