"Ho visto che l'amministratore delegato di Acciaierie d'Italia, Lucia Morselli, è stata a Taranto tra i lavoratori e ha dichiarato che siamo sulla stessa barca. Precedentemente la Morselli ha detto che addirittura l'Ilva negli ultimi quattro anni non era mai stata meglio come ora, ma poi é la stessa azienda che dichiara di avere 3 miliardi di debiti, i cui i lavoratori sono in cassa integrazione ed è a rischio tutto l'indotto. Vorrei dire che chi sinora ha avuto responsabilità, ne dovrebbe trarre le dovute conseguenze".
Lo ha affermato oggi a Taranto Michele De Palma, segretario generale Fiom Cgil, parlando con i giornalisti a margine della sua partecipazione all'assemblea generale del sindacato, a cui hanno partecipato anche altre categorie e il segretario generale della Cgil Puglia Gigia Bucci. Secondo De Palma, Morselli "non può assolutamente parlare di stessa barca, in quanto chi ha comandato il Titanic dopo aver preso un iceberg, non può avere le stesse responsabilità di chi, nella sala macchine, ha lavorato per impedire il naufragio.
La precisazione dell'azienda
"Acciaierie d'Italia informa di aver ricevuto solo nella mattinata di oggi, 9 febbraio, la richiesta di documentazione da parte di Sace, alla quale darà celermente seguito". Così in una nota Acciaierie d'Italia, in riferimento alle informazioni sull'indotto necessarie a Sace per porre in essere le misure previste dall'ultimo decreto sull'ex Ilva.
Ultimo aggiornamento: Sabato 10 Febbraio 2024, 21:27
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