«L’inno di Mameli mi dà sempre un’emozione particolare e sono convinto che stavolta, cantandolo sul campo, me ne darà ancora di più. Anche quello della Champions è bello, ma questo è qualcosa che ti strappa, ti porta via, dietro un urlare che non si sa dove può finire». Così, Luciano Spalletti esprime le sue emozioni quando mancano pochissime ore dalla sfida di stasera contro la Macedonia del Nord (20.45, Rai Uno), in un’intervista a Radiorai. Una partita semplice da leggere: bisogna vincere e dare forza alla classifica del girone, che vede l’Inghilterra padrona del primo posto e ormai in fuga (ma a ottobre, a Wembley c’è lo scontro diretto, il ritorno, dopo la sconfitta di Napoli lo scorso marzo).
L’Italia è nuova ma è già chiamata al risultato, con un nuovo ct che, seppur entusiasta, non può aver fatto magie in soli sei giorni di lavoro. «Sono partite pesantissime, perché ogni risultato è determinante per l’obiettivo che vuoi andare a raggiungere. Non ci sono molte altre gare per recuperare, il risultato conta molto di più». Intanto una vittoria, Lucio l’ha ottenuta: la passione degli italiani e il feeling che si è creato tra tecnico e tifosi. «Penso che ci sia molto amore per la Nazionale. Quando c’è sentimento, la gente sa riconoscere quando fai le cose con disciplina, professionalità e dedizione. Dipende tutto da noi e dai nostri comportamenti». E da quelli dei giocatori, che in queste ore hanno ricordato di quanto tengano alla Nazionale e a quella storica maglia azzurra.
Ultimo aggiornamento: Lunedì 11 Settembre 2023, 14:07
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