Adottare un bambino, chiedere un mutuo in banca, partecipare ad un concorso. Per le persone guarite da un tumore tutto questo non rappresenterà più una corsa ad ostacoli. L' oblio oncologico diventa finalmente legge anche in Italia e sancisce il diritto all' oblio per coloro che sono stati affetti da patologie oncologiche con l'obiettivo di prevenire le discriminazioni e tutelare i diritti. Il via libera definitivo e all'unanimità al disegno di legge è arrivato oggi dall'Aula del Senato, dopo l'ok già ricevuto dalla Camera, con 139 voti favorevoli. Un lungo applauso con i senatori in piedi ha seguito il voto dell'assemblea. Plaudono oncologi e associazioni ed il ministro della Salute Orazio Schillaci parla di una «una legge di civiltà».
I numeri
Con l'approvazione definitiva della legge, «che il Governo ha fortemente sostenuto - afferma Schillaci - vinciamo una battaglia di civiltà a difesa delle persone guarite dal cancro. Ringrazio i parlamentari di tutte le forze politiche che con questo provvedimento hanno contribuito a restituire alle persone che si sono lasciate alle spalle un tumore la possibilità di vivere una vita piena senza steccati e discriminazioni». Sono un milione gli italiani interessati dall' oblio oncologico perchè considerati guariti, a fronte di 3,6 milioni che vivono con una diagnosi di cancro: «I cittadini guariti dal cancro in Italia non saranno più discriminati nella vita sociale, professionale e familiare - afferma Francesco Perrone, presidente dell'Associazione italiana di oncologia medica (Aiom) -. Sono infatti previste specifiche norme che tutelano gli ex pazienti da possibili discriminazioni nel campo assicurativo e finanziario, oltre che nell'ambito lavorativo.
La legge
La Legge prevede il divieto di richiedere informazioni su una pregressa patologia oncologica dopo 10 anni dal termine dei trattamenti in assenza di recidiva di malattia in questo periodo.
«Finalmente - afferma il presidente della Federazione delle associazioni di volontariato in oncologia (Favo) Francesco De Lorenzo - viene cancellato per legge lo stigma cancro = morte o malattia inguaribile, purtroppo ancora ben radicato nel comune sentire». Parlano di «vittoria storica» anche la Federazione Italiana delle Associazioni di Genitori e Guariti Oncoematologia Pediatrica (Fiagop) e l'Associazione Italiana Ematologia Oncologia Pediatrica (Aieop): «Si spazza via lo stigma della malattia imposto dalla burocrazia». Per il presidente della Commissione Affari Sociali e Salute della Camera, Ugo Cappellacci, «con l'approvazione definitiva del ddl, alla guarigione segue ora il ritorno alla vita sociale per gli ex pazienti. Una bella pagina di libertà e di speranza». Un traguardo che l'Italia raggiunge dopo Francia, Portogallo, Spagna e anche altri Paesi quali Belgio, Lussemburgo e Paesi Bassi. Nel febbraio 2022 la Commissione Europea, nell'ambito del Piano Oncologico Europeo, ha auspicato che tutti gli Stati membri si dotino di una legge sul Diritto all' Oblio Oncologico entro il 2025.
Ultimo aggiornamento: Mercoledì 6 Dicembre 2023, 10:48
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