Roma, meno rifiuti nelle strade: ma restano zone a rischio

I cassonetti stracolmi sempre più rari, ma ci sono quartieri in grande sofferenza

Meno rifiuti nelle strade, ma restano zone a rischio

di Fer. M. Mag.

Le scene che hanno popolato i social nel periodo che va dalla chiusura di Malagrotta (1 ottobre 2013) fino all’inizio 2022 ormai sembrano appartenere ai ricordi: cumuli di rifiuti più alti dei cassonetti che rimanevano per giorni in strada “allietando” l’olfatto di romani e turisti sono immagini lontane nel tempo.

Ma, nonostante da un paio d’anni la situazione sia nettamente migliorate, ancora rimangono zone di grande sofferenza per il ciclo dei rifiuti.

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L’esempio plastico è un cassonetto a via delle Muratte in centro. Viene svuotato più o meno ogni ora ma la presenza di fast food e locali di somministrazione di cibi e bevande lo rendono costantemente pieno di rifiuti. Da Ama spiegano: «vengono usati rifiuti ingombranti come le bottiglie che, di fatto lo riempiono subito». E finisce fotografato da turisti e romani come un simbolo della sporcizia della città.

TERMINI E DINTORNI

Ma se il cestino di via delle Muratte è una specie di falso problema, non altrettanto può dirsi per le aree più difficili di Roma: Termini e dintorni, Castro Pretorio, San Lorenzo, Esquilino. Più Pigneto e la zona di Ostiense. Ovvero, le zone del degrado le prime e della movida le ultime.

A Termini, la stazione è un attrattore di migliaia di persone al giorno. E altissima è la concentrazione di degrado che genera problemi legati ai rifiuti. Come per Castro Pretorio, la presenza di un numero considerevole di senza tetto che vivono all’addiaccio, oltre che un problema di sicurezza, rappresenta anche un elemento generante rifiuti e sporcizia.

All’Esquilino, soprattutto nelle stradine che si trovano alle spalle di piazza Vittorio Emanuele verso Termini e sotto i portici della piazza stessa, la successione di senza fissa dimora che bivaccano alla bell’e meglio è un elemento di forte degrado più volte denunciato dai residenti e spesso oggetto di interventi puntuali di sgombero e pulizia ai quali segue però il ritorno rapido dei barboni.

Tra l’altro, la presenza del mercato Esquilino è comunque un elemento di produzione di rifiuti e spesso molti ristoranti etnici della zona non rispettano le regole sullo smaltimento dei rifiuti delle utenze non domestiche spedendo a tarda sera cuochi e camerieri a svuotare i rifiuti nei cassonetti normali.

MOVIDA

C’è poi il capitolo delle aree di Roma dove la movida è più forte: San Lorenzo, Ostiense, Pigneto sono i quartieri dove il sistema di raccolta dei rifiuti è ancora in sofferenza per la gran quantità di immondizia che viene prodotta ogni sera e in poco tempo.

Per il Pigneto, ad esempio, parte lunedì prossimo il nuovo servizio di raccolta differenziata dedicato alle utenze non domestiche, negozi, bar, ristoranti, pub. La riorganizzazione prevede l’istituzione di 3 «aree ecologiche» servite con contenitori stradali e localizzate lungo l’asse principale di via del Pigneto. Ogni area, dalle ore 7 del mattino fino all’una di notte sarà presidiata da un operatore, che assisterà gli utenti, vigilerà sul corretto conferimento dei rifiuti e li sensibilizzerà sull’importanza della raccolta differenziata. Per il presidente di Ama, Daniele Pace, «La riorganizzazione del servizio rispecchia le peculiarità del Pigneto garantendone il decoro e al contempo maggiormente flessibile ed efficiente nel venire incontro alle esigenze degli esercenti».

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Ultimo aggiornamento: Sabato 20 Aprile 2024, 05:45
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