Si tratta a tutti gli effetti di “eco-reati”. E molti di coloro che, negli ultimi mesi li hanno commessi (più di 3.500 i “multati” del 2023) sono stati scoperti dalla polizia locale grazie agli occhi elettronici - meglio conosciuti come “fototrappole” - che si trovano in tutti i Municipi, come una maggiore concentrazione ai territorio di “cintura” con l’hinterland. Abbandonare in strada rifiuti senza percorrere le regolari procedure di smaltimento non solo contravviene il decoro della città ma rischia di contribuire a “intossicare” gradualmente terreni e aria. Chi c’è dietro? I personaggi più vari: cittadini in trasferta da un Municipio all’altro per abbandonare rifiuti ingombranti e immondizia ma anche i cosiddetti “svuota cantine”, quei soggetti che in maniera più o meno lecita, sgomberano appartamenti e cantine per l’appunto da mobili ed elettrodomestici non più funzionanti dietro il pagamento (due volte su tre in nero) dei singoli proprietari.
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I NUMERI
Che il problema sia più che mai reale è dato dall’entità di multe elevate nel corso del 2023 dalla polizia locale grazie proprio alle “fototrappole” e dall’ultimo avviso pubblico partito dal comando generale per “rafforzare” e aumentare il numero di dispositivi in funzione. Nei prossimi mesi, infatti, è prevista la “massa in rete” con la sala operativa dei vigili di altre 30 “fototrappole” passando dalle attuali 60 alle 90.
Partiamo dall’origine: le “fototrappole” sono dei sistemi di videosorveglianza predisposti in varie zone della Capitale a partire dal 2019. La ragione insita nel loro utilizzo riguarda proprio il fenomeno dello sversamento, di fatto, illecito di rifiuti. Frigoriferi che si vedono accanto ai tradizionali cassonetti della differenziata ma anche elettrodomestici, mobili che vengono abbandonati bypassando le isole ecologiche e i centri di raccolta ad essi dedicati. Il fenomeno si allarga poi al “pendolarismo” dell’immondizia: ovvero i viaggi che rifiuti solidi od organici compiono da un Municipio all’altro su auto o furgoni di residenti che, per saltare la differenziata, fanno “mucchi” e li abbandono poi a diversi chilometri dalla residenza.
LE MULTE
Nel corso del 2023 allora con le “fototrappole” esistenti la polizia locale ha contestato 3.602 violazioni amministrative e penali su 3.787 controlli.
I TERRITORI
I dispositivi in funzione sono stati posizionati a ridosso di aree considerate a “rischio” perché magari già bonificate in passato o in prossimità di determinati cassonetti dove, stando alle denunce dei residenti, si concentrava il “pendolarismo dell’immondizia”. Quindi i territori del VI, VII, IX, XII e XV Municipio. Ma le “fototrappole” serviranno ad esempio ad ampliare i controlli nel III Municipio dove pochi mesi fa proprio l’Ama bonificò il parcheggio a ridosso del mercato di Val Melaina, diventato una vera discarica. Sempre dalla municipalizzata - che per mano di 30 accertatori ha elevato 600 sanzioni nel 2023 - per cercare di contrastare il fenomeno dello sversamento illecito, poi, sono stati aumentati i giorni per la raccolta dei rifiuti ingombranti in ogni Municipio. A fronte dei 160 eventi di raccolta “eccezionale” che si sono svolti lo scorso anno, 450 sono quelli programmati per tutto il 2024.
Ultimo aggiornamento: Domenica 14 Aprile 2024, 06:30
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