Napoli, rapina choc a Scampia con la pistola alla tempia

L'assalto armato di due giovani, le fasi riprese da un cellulare

Scampia, rapina choc in pieno giorno

di Giuseppe Crimaldi

La rapina, avvenuta in pieno giorno, è stata ripresa da un telefonino e - come spesso accade in questi casi - alla fine si è trasformata in un post virale sui social. Quei fotogrammi racchiudono un concentrato di scaltrezza, violenza e follia che spiega meglio di un trattato di criminologia quanto pericoloso sia muoversi in città e come sia purtroppo probabile di trovarsi di fronte a giovanissimi armati pronti a tutto.

L’ultimo episodio è accaduto a Scampia, lungo “via Roma verso Scampia”, a poche centinaia di metri dal penitenziario che ospita detenuti in regime di “alta sicurezza” e lungo un’arteria stradale sempre trafficatissima, battuta anche da molte auto e pattuglie di polizia e carabinieri.

L'assalto

Quel video-choc è stato ripreso anche dal deputato dei Verdi-Sinistra, Francesco Emilio Borrelli: mostra un automobilista che rallenta per entrare in un cortile protetto da un cancello elettrico e viene raggiunto da due ragazzi in scooter: con una mossa ferina il passeggero balza giù dal sellino, spacca il finestrino avventandosi sul conducente del veicolo, per poi puntargli alla tempia una pistola.

«Alcuni cittadini - spiega Borrelli - mi hanno inviato quel video della rapina: le telecamere inquadrano un cittadino che rientra a casa a bordo della sua vettura e, mentre attende l’apertura del cancello, da uno scooter che sopraggiunge alle spalle con un salto di lince un delinquente scende in corsa e si lancia verso l’automobilista, sfonda il finestrino con il calcio della pistola e gliela punta alla tempia, lo deruba e scappa via». Il raid si è consumato in pieno giorno martedì scorso alle 13,00.

Sotto assedio

La criminalità, oggi a Napoli, fa quasi più paura della camorra. La percezione di sicurezza nella gente diminuisce e raggiunge minimi mai registrati in precedenza. «Siamo sotto assedio della delinquenza più becera – commenta ancora Borrelli - e viviamo in un clima da far west, in periferia come al centro della città non esistono zone franche».

«Questa volta è andata bene - conclude il parlamentare di Alleanza Verdi-Sinistra - la vittima stava rientrando a casa e avrebbe potuto rimetterci la pelle.

In città è vera emergenza sicurezza, i cittadini perbene sono sotto assedio di delinquenti sfrenati e impuniti. Lo Stato deve fare sentire la sua presenza con operazioni costanti, radicali e profonde. Bisogna agire con determinazione prima che il marcio prevalga».

Zone a rischio

Siamo in piena emergenza sicurezza, insomma. Dal Vomero a Posillipo, dal centro storico alle periferie, occorre liberare la città dalla delinquenza che si è fatta sempre più pericolosa, sempre più aggressiva.

La mappa delle aree più esposte al rischio di scippi e rapine non è cambiata, da anni resta sempre la stessa. A cominciare dall’area compresa tra via Cristoforo Colombo e via Marina, teatro di decine di rapine (alcune anche con il vecchio trucco dello “specchietto”), per poi passare a via Foria, al corso Umberto; la banda del Rolex colpisce abitualmente anche al Molo Beverello, ma è attiva anche tra via Toledo, via dei Tribunali, San Domenico, vico degli Scoppettieri, via dei Chiavettieri, piazza Bovio, piazza Mercato. Incidenza di scippi altissima anche alla Ferrovia, tra il corso Garibaldi e il corso Novara. Alto rischio anche a piazzale Tecchio, via Diocleziano, via Venezia Giulia, via Cavalleggeri d’Aosta, via Terracina (rapine); a Posillipo sciamano specie nel fine settimana bande armate a caccia di cellulari e denaro contante lungo le rampe Sant’Antonio, via Orazio e dintorni.

Un capitolo a parte merita la zona compresa tra Secondigliano, la bretella dell’Asse mediano e i comuni della fascia limitrofa dell’hinterland. L’Asse mediano è teatro ogni giorno di violente rapine a mano armata; il modus operandi dei criminali (molti dei quali giovanissimi, tutti armati, che operano anche a volto scoperto) è sempre lo stesso: si affianca la vettura presa di mira - prediligendo quelle con a bordo anziani o donne sole - e si punta al viso la canna della pistola, intimando la consegna di denaro, cellulari, borse, orologi e persino delle fedi.


Ultimo aggiornamento: Venerdì 26 Aprile 2024, 08:30
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