Ripulivano soldi provenienti da narcotrafficanti simulando noleggi, ma di fatto vendendo Ferrari, Porsche, Lamborghini, Audi a chi non voleva o non poteva comparire come proprietario dei bolidi. Un'indagine della Guardia di finanza, coordinata dalle Procure di Napoli e Cagliari, ha alzato il velo sul business milionario realizzato sull'asse Napoli-Germania da un gruppo che vantava tra i propri clienti professionisti facoltosi di tutta Italia e personaggi della criminalità organizzata di Marano, Secondigliano e Scampia. Tra le intercettazioni agli atti dell'inchiesta spunta anche il nome del neomelodico Tony Colombo, che non figura tra gli indagati di questa inchiesta.
Il nome di Tony Colombo compare in una telefonata tra quelle intercettate dai finanzieri sulle utenze del gruppo di presunti riciclatori. Nella conversazione si ascolta un tale Tonino affermare di essere un personaggio pubblico e chiedere un'auto di prestigio in leasing a Gaetano Gargano che illustra le condizioni di acquisto non modificabili perché lui in Germania effettua una sorta di finanziamento personale del 30% per poter prendere l'auto. Secondo gli investigatori, quel Tonino è il più noto Tony Colombo. Nel complesso sono diversi i nomi famosi tra i clienti del gruppo finito sotto inchiesta, tra i quali figurano anche medici e amici di imprenditori di fama internazionale. Sono otto i personaggi chiave dell'inchiesta che conta una quindicina di indagati e punta la lente sui reati di associazione per delinquere, riciclaggio, autoriciclaggio e intestazione fittizia di beni con l'aggravante della transnazionalità.
Il gip Nicola Marrone, accogliendo le richieste del pm della Dda di Napoli Giuseppe Visone, ha firmato un'ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di Gaetano Tufo e Pasquale Coppola e agli arresti domiciliari per Gaetano Gargano, Alfredo Tufo e Salvatore Baiano.
Ultimo aggiornamento: Sabato 16 Dicembre 2023, 07:20
© RIPRODUZIONE RISERVATA