25 aprile a Napoli, Manfredi: «Governo deve essere antifascista»

Durante la celebrazione la piazza ha intonato “Bella ciao”

Il 25 aprile in piazza Carità: «Governo sia antifascista»

di Vincenzo Cimmino

«Cittadini, lavoratori! Sciopero generale contro l'occupazione tedesca, contro la guerra fascista, per la salvezza delle nostre terre, delle nostre case, delle nostre officine. Come a Genova e a Torino, ponete i tedeschi di fronte al dilemma: arrendersi o perire». Così Sandro Pertini arrivò a rivolgersi agli italiani sotto l’occupazione nazifascista dai microfoni di Radio Milano Liberata. «Arrendersi o perire». Per la libertà, per la democrazia. Era il 25 aprile 1945, erano le ultime fasi della Resistenza. La resa sarebbe stata firmata il 29 aprile a Caserta, nella Reggia. Il 2 maggio venne rispettato il cessate il fuoco.

A distanza di 79 anni, l’Italia oggi si ferma per celebrare la Liberazione. Per ricordare la lotta partigiana e quanti hanno dato la propria vita per i valori della democrazia e della libertà. Napoli, città Medaglia d’Oro e protagonista delle Quattro giornate che portarono alla fuga degli occupanti tedeschi durante la Seconda Guerra Mondiale già nel 1943, celebra il 25 aprile con due diverse manifestazioni. 

La prima si è tenuta alle 10, nel Mausoleo di Posillipo, al Sacrario ai Caduti.

La seconda si è svolta sotto la pioggia battente delle 11, a piazza Carità, ai piedi del Monumento a Salvo D’Acquisto.

Lì, nonostante la pioggia intensa, sotto il monumento del vicebrigadiere Medaglia d’Oro al Valor Militare, il sindaco di Napoli Gaetano Manfredi, il prefetto Michele di Bari, i vertici delle forze dell’ordine e le maggiori autorità militari, hanno deposto corone di fiori sotto la stele in memoria del milite. D’Acquisto, Servo di Dio con in corso il processo di beatificazione, decise di sacrificare la propria vita per salvare un gruppo di ostaggi nelle mani di alcuni paracadutisti tedeschi.

«Oggi è un momento importante, è la giornata che ricorda valori fondanti della nostra Costituzione e della nostra democrazia, come l’antifascismo e la difesa della libertà», dichiara il sindaco di Napoli Gaetano Manfredi. «La città di Napoli ha fatto la Resistenza, è Medaglia d’Oro per le Quattro giornate, non può non ricordare e non essere presente a questa giornata. Questo è un momento difficile, anche a livello mondiale, tante guerre, tanti scontri, tanti conflitti. Il principio della pace e della tolleranza tra i popoli, altro principio costituzionale, che noi dobbiamo difendere, sempre rispettando il diritto all’autodeterminazione, il rispetto della persona».

In molti si sono domandati il motivo dell’assenza di rappresentanti del governo in piazza. «Credo che il governo debba essere presente in queste manifestazioni», ha concluso il sindaco Manfredi. «Non credo che l’assenza di un rappresentante oggi a Napoli abbia un valore politico. Il governo è e deve essere democratico e antifascista. È chiaro che la nostra repubblica è partita dall’abbattimento del fascismo».

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A margine dell’evento, il silenzio della celebrazione è stato spezzato da un grido, «viva l'Italia antifascista, viva la democrazia!». Dopo poco la piazza, in modo pacifico e inaspettato, ha iniziato a cantare “Bella Ciao”, il canto dei partigiani. Napoli città antifascista. 


Ultimo aggiornamento: Venerdì 26 Aprile 2024, 08:30
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