Pussy Riot, la cofondatrice Lucy Shtein condannata a 6 anni e mezzo di carcere per un tweet contro la guerra

Il procedimento penale era stato avviato per un tweet del marzo 2022 in cui Shtein commentava un presunto video che mostrava soldati ucraini mentre sparavano alle gambe - apparentemente - di prigionieri russi

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di Redazione web

Sei anni di carcere a causa di un tweet. A tanto è stata condannata Lucy Shtein, una delle fondatrici del collettivo Pussy Riot. L'accusa per l'attivista è di diffusione di notizie "false" sull'esercito, una norma introdotta in Russia per vietare le critiche all'invasione dell'Ucraina. Una condanna, quella emessa da dal tribunale distrettuale Basmannyj di Mosca, che la Shtein accoglie in contumacia, dopo aver lasciato la Russia due anni fa, e ridotta di due anni rispetto agli 8 e mezzo richiesti dall'accusa. 

Il tweet

Il procedimento penale era stato avviato per un tweet del marzo 2022 in cui Shtein commentava un presunto video che mostrava soldati ucraini mentre sparavano alle gambe - apparentemente - di prigionieri russi. 

«I tizi sono venuti per bombardare le città di altri e uccidere le persone, in risposta hanno sparato loro alle gambe, anche i ceceni avevano paura di torture del genere», aveva scritto Shtein con tono sarcastico, tanto che - sostiene Mediazona, che ha dato la notizia della condanna - gli investigatori avevano rifiutato più volte di aprire un procedimento penale contro l'attivista non trovando un capo di imputazione da attribuirle.

Il giornale sostiene che Shtein era stata inizialmente accusata di "giustificazione dell'uso della tortura" ma che gli esperti linguistici nel giugno del 2022 non avevano trovato "giustificazioni della tortura" nei tweet di Stein, piuttosto solo dichiarazioni sulla commissione di crimini di guerra.

La fuga 

Lucy Shtein era già fuggita dalla Russia nella primavera del 2022 con Maria Alekhina, sua compagna e attivista delle Pussy Riot, travestendosi da fattorino di fast food. Era stata precedentemente arrestata per aver violato le restrizioni Covid e per aver invitato a una manifestazione a sostegno di Alexei Navalny. A Shtein, ora cittadina islandese, è stato vietato di amministrare siti web per tre anni e mezzo. Putin la considera una "traditrice della nazione". 


Ultimo aggiornamento: Mercoledì 27 Marzo 2024, 14:04
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