Ragazza morta nel fuoristrada ribaltato: chiesto risarcimento da 850mila euro

Cecilia Marottoli, 23 anni aveva perso al vita in un incidente stradale nel Reatino

Ragazza morta nel fuoristrada ribaltato: chiesto risarcimento da 850mila euro

di Marcello Ianni

Sulla morte improvvisa di Cecilia Marottoli  la studentessa 23enne dell'Aquila, volontaria della Croce Rossa, che ha perso la vita nel luglio del 2019 a seguito di un grave incidente stradale nel Reatino, è stato chiesto un maxi risarcimento di 850 mila euro al giovane che al momento del sinistro si trovava con lei. Si tratta di F. S., 36 anni di Rieti, ma residente ad Antrodoco, ora sotto processo. Nell’atto di costituzione di parte civile, gli avvocati Maria Teresa Di Rocco e Antonio Valentini, entrambi del Foro dell’Aquila (legali di fiducia dei genitori della giovane), oltre a ripercorrere il calvario patito, un dolore immenso per l’improvviso lutto, hanno rimarcato la sussistenza della cosiddetta ipotesi alternativa nei confronti dell’imputato e avallata dalla stessa procura di Rieti. Ovvero, sia che il veicolo fosse condotto dall’indagato, sia dalla vittima, il giovane va considerato comunque responsabile per quanto avvenuto. Sul punto non c’è certezza assoluta. Un’alternativa, appunto, che porrebbe comunque F.S. ugualmente responsabile della morte della sua amica, in quanto non le avrebbe potuto e dovuto far guidare un mezzo modificato (se questa è la tesi prevalente dichiarata dal ragazzo, unico sopravvissuto), perché inesperta, anche relativamente alla tipologia del tratto di strada sterrato e particolarmente impervio che in quel momento si stava percorrendo, per di più con un fuoristrada non revisionato. L’incidente era avvenuto nel tratto di montagna che collega Rocca di Corno con Piano della Mozza. Dito puntato dall’accusa sull’installazione di pneumatici più grandi rispetto al documento di circolazione, sull’assetto modificato attraverso un kit che lo aveva reso più alto da terra. Anche il motore era stato sovra-alimentato, sempre attraverso l’installazione di un kit per il potenziamento della turbina, finalizzato ad ottenere l’aumento coppia-motrice ai bassi regimi. Chi era alla guida ha poi perso il controllo e il fuoristrada dopo un salto di circa 13 metri era piombato al suolo per poi rimbalzare e successivamente compiere una rotazione, terminando infine la corsa in posizione capovolta con il tettino a contatto del terreno. Quando sul posto sono arrivati i soccorritori, la giovane dava ancora qualche flebile segno di vita, ma è morto poco dopo.

F. S. era stato trasferito all’ospedale dell’Aquila non in gravi condizioni.


Ultimo aggiornamento: Giovedì 2 Maggio 2024, 09:58
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